In stile neoclassico, col suo ampio porticato e le logge, Palazzo Rendella ospita la biblioteca civica, che si affaccia su piazza Garibaldi. Per fornire di una caserma la guarnigione spagnola di stanza a Monopoli, sollevando i cittadini dall’onere di ospitare i soldati nelle proprie case, l’Università di Monopoli cominciò l’edificazione dell’attuale palazzo nel 1558. La costruzione terminò definitivamente nel 1584 e comportò l’abbattimento della chiesa e delle botteghe circostanti, gravemente danneggiate dall’assedio spagnolo già nel 1529. Nell’Ottocento l’edificio subì delle ristrutturazioni per ricavare il mercato coperto al piano terra ed il Civico Teatro al piano superiore, in funzione fino al 1910, anno in cui fu dichiarato inagibile e dato in concessione ad un privato. Dopo aver esaurito i finanziamenti pubblici, egli continuò a proprie spese l’adeguamento dell’edificio, utilizzandolo fino al 1940. Successivamente ci fu anche una richiesta d’acquisto del palazzo da parte dei Gesuiti, in seguito alla quale vennero dipinte decorazioni dall’illustre artista napoletano, Giuseppe Marchesi, ed eseguiti numerosi lavori, che costarono 3186,95 ducati e furono finanziati aumentando la tassa sullo sfarinato. Dal 1958 Palazzo Rendella è stato adibito a biblioteca civica. Nel 2002, con il completamento dei lavori di restauro dell’ex mercato ittico, è stata possibile sia la conservazione e la godibilità dei resti archeologici sia la fruizione del piano superiore agli scavi.