11 giugno 2019: Elsa Morante, L’isola di Arturo

Il quarto libro scelto dal gruppo di lettura della Rendella è “L’isola di Arturo di Elsa Morante.

L’AUTORE
Elsa Morante nasce a Roma nel 1912. Inizia molto giovane a scrivere favole, filastrocche e racconti per ragazzi pubblicati su diversi giornali, fra i quali il «Corriere dei Piccoli» e «Oggi». Una serie di questi racconti giovanili confluisce nel suo primo libro, Il gioco segreto, uscito nel 1941 e seguito l’anno dopo da Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina. Nel 1936 conosce Alberto Moravia, che sposerà nel 1941. L’opera che l’ha imposta all’attenzione della critica è Menzogna e sortilegio (1948, premio Viareggio), la cui vicenda precisa la vocazione favolosa e magica della Morante nei suoi termini di angosciosa separazione dalla realtà. Il tema della solitudine, nutrita di miti ambigui e funesti, torna nel romanzo L’isola di Arturo (1957), storia della difficile maturazione di un ragazzo che vive nel paesaggio immobile dell’isola di Procida, all’ombra del grande penitenziario. Nel 1961 si separa da Moravia. Dopo la raccolta di versi Alibi (1958) e i racconti dello Scialle andaluso (1963), il libro che ha segnato una svolta nella poetica della scrittrice è Il mondo salvato dai ragazzini (1968), articolato in testi dalla forma prevalentemente poematica (con strutture strofiche che ricordano gli esperimenti della neoavanguardia), in cui si accostano inoltre il dramma alla satira, ma con un unico elemento unificante: una sorta di tensione vitalistica che libera i fantasmi della sofferenza e la fiducia accordata ai «ragazzetti celesti», ingenui portatori dell’unica possibile felicità. La visione utopica è anche alla base del romanzo, intitolato La storia (1974), un vasto affresco in cui si racconta l’odissea bellica dell’Italia e del mondo (1941-47) riflessa nell’umile microcosmo d’una famiglia romana. Nel romanzo, intitolato Aracœli (1982), l’autrice disegna il ritratto dolente di un personaggio «diverso», disperatamente proteso a ricostruire l’amata figura materna, perduta e irraggiungibile. Dopo un lungo periodo di malattia muore a Roma nel 1985. Postumi sono usciti, da Einaudi come quasi tutti i suoi libri, il Diario 1938 e i Racconti dimenticati. Nel 2012 è uscito, sempre per Einaudi, L’amata. Lettere di e a Elsa Morante (Fuori Collana), curato dal nipote Daniele Morante; nel 2013 La serata a Colono (Collezione di teatro), suo unico testo teatrale, e Aneddoti infantili (L’Arcipelago). Nel 1970 Carmelo Bene, che lo considerava «il capolavoro della Morante, vertice della poesia italiana del Novecento», progettò di farne una versione cinematografica con Eduardo De Filippo, ma il progetto non andò in porto. Non è stato rappresentato per più di quarant’anni, fino alla messa in scena del 2013 con la regia di Mario Martone, Carlo Cecchi nella parte di Edipo e Antonia Truppo in quella di Antigone.
L’opera complessiva dell’autrice è raccolta in due volumi nei Meridiani Mondadori, a cura di Cesare Garboli.

IL LIBRO
Nel romanzo intitolato L’Isola di Arturo il protagonista racconta, in prima persona e in forma di ricordo, la propria fanciullezza, libera e felice nell’isola di Procida. Orfano di madre isolana, il ragazzo vive nella casa che il padre, Wilhelm Gerace, d’origine italo-austriaca, ha ereditato da Romeo L’Amalfitano, nemico delle donne e la cui misoginia sembrerebbe aver stregato la stessa dimora. Arturo trascorre il tempo, tra giochi e vagabondaggi, in compagnia della cagna Immacolatella e del padre, che ai suoi occhi adoranti di fanciullo pare un eroe affascinante e ambiguo per la bellezza e le continue, misteriose assenze. L’autrice esplora attentamente la fanciullezza, condizione pre-cosciente di grazia e nel romanzo diviene tema principale. Con tale centralità, si vuole raccontare l’assolutezza, l’unicità irripetibile dell’infanzia, simbolicamente affidata e riflessa nell’isola. L’isola ha valore di metafora, in cui il protagonista attraverserà le prove necessarie a prepararsi alla sua trasformazione e dall’isola potrà finalmente uscire solo dopo aver traversato il mare materno: passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza della maturità attraverso le coordinate di un destino segnato da ascendenze celesti e araldiche (Re e stella del cielo).

 

Titolo: L’isola di Arturo

Autore: Elsa Morante

Editore: Einaudi

Anno: 1957

Lingua: Italiano

Isbn:

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