I rischi naturali: cosa sono e come ci si protegge. In Rendella il 22 febbraio con “Di Terra di Mare di Cielo” lo scopriamo con l’arte e con i libri
La Terra è un pianeta vivo, fragile, vittima dei comportamenti sbagliati, illogici e distruttivi dell’uomo. La Terra si difende. Gli uomini potrebbero salvarsi se solo volessero.
Di “rischi naturali” si parlerà in biblioteca sabato 22 febbraio a partire dalle ore 18.30. Un pomeriggio realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale, nell’ambito del progetto “Di Terra di Mare di Cielo. Parole e immagini per riflettere sul futuro del nostro pianeta”.
Prima della biblioteca di Monopoli, il progetto itinerante ha già toccato le biblioteche di Trani e Martina Franca. Sino alla fine di marzo sarà a Galatina, Manfredonia, e S. Vito dei Normanni.
Libri e arte per raccontare l’ambiente in ogni suo aspetto, con l’aiuto di esperti, divulgatori e artisti. “Di Terra di Mare di Cielo” nasce da un’idea della storica dell’arte Lia De Venere, è realizzato dall’Associazione Culturale ETRA E.T.S. ed è promosso dalla “Teca del Mediterraneo”, la Biblioteca multimediale del Consiglio Regionale della Puglia.
Ad aprire il pomeriggio sarà il sindaco Angelo Annese, accompagnato dall’assessore alla cultura Rosanna Perricci. Subito dopo, l’intervento del consigliere regionale Fabiano Amati che a nome del Consiglio Regionale consegnerà alla biblioteca 30 volumi sul tema del progetto.
A seguire, la storica dell’arte Lia De Venere, presenterà “Echi”, l’installazione dell’artista Raffaele Fiorella.
Echi potrebbe sembrare a prima vista un carillon, ma non emette leziose e rassicuranti melodie. Al contrario – quando ci si avvicina – riproduce rumori piuttosto inquietanti, quelli di venti, temporali, incendi, terremoti e altre catastrofi naturali; il loro volume aumenta progressivamente. Un invito – quello di Fiorella – a imparare a conoscere le dinamiche della natura, a gestire e – dove possibile – a evitare le conseguenze di pericolosi eventi.
Raffaele Fiorella, vive e lavora a Barletta. In bilico tra poesia e vita ordinaria, il suo lavoro, contrassegnato dal ricorso a diversi linguaggi, dal video all’installazione alla scultura, è un sofisticato gioco di contraddizioni, che coglie attimi, frammenti di vita vissuta e non, racconta la gente, le strade e la vita quotidiana nella sua complessità, ricreando luoghi della memoria e dell’illusione che potrebbero tradursi quasi in land-escapes (fughe dai luoghi reali), per rifugiarsi in un mondo altro. Ha al suo attivo numerose partecipazioni a mostre collettive in Italia e all’estero e diverse mostre personali. L’istallazione di Raffaele Fiorella sarà esposta in Rendella fino al 7 marzo.
Parlerà di rischi naturali dal punto di vista scientifico, invece, Silvia Peppoloni, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, autrice, per Il Mulino, del libro “Convivere con i rischi naturali. Conoscerli per difendersi”. Silvia Peppoloni si occupa di pericolosità̀ sismica, geotecnica e geomorfologica, con specifico riferimento a centri storici e beni culturali. È Segretario Generale della International Association for Promoting Geoethics, responsabile della Sezione di Geoetica e Cultura Geologica della Società Geologica Italiana e membro della Commissione di Geoetica della Federazione italiana di Scienze della Terra.
Terremoti, eruzioni, frane, inondazioni. Il libro della Peppoloni spiega quali sono le cause dei fenomeni naturali, in che misura essi sono prevedibili, e soprattutto quali possibilità abbiamo di difenderci; l’obiettivo è quello di contribuire a trasformare la cultura del soccorso e dell’emergenza in cultura della prevenzione e della mitigazione del rischio.
Dialogherà con l’autrice, Federica Cotecchia, docente di Ingegneria geotecnica al Politecnico di Bari.