La storia con le memorie, 3 appuntamenti in Rendella il 27, 30 e 31 maggio

In un momento storico connotato da una forte crisi dei modelli educativi, l’Associazione per l’Ecomuseo dell’Educazione di Monopoli ha come fine la costituzione di una struttura museale diffusa sul territorio e partecipata (Ecomuseo) che possa recuperare e valorizzare il patrimonio culturale locale materiale e immateriale in riferimento alle tradizioni e agli stili educativi passati e in parte ancora presenti nella Città e nelle sue Contrade. Tale struttura, da considerare sempre in divenire, può favorire la costituzione di una memoria e di una storia collettive socialmente coesive attraverso la conoscenza e il confronto tra i diversi vissuti rinvenibili presso le diverse età e i diversi ambienti sociali cittadini, e può portare a nuove sintesi educative socialmente condivise.

L’evento del 27, 30 e 31 maggio 2025 da un lato intende sottolineare, il 27, l’importanza del patrimonio storico educativo, visto nella sua complessità dal punto di vista culturale e sociale, e quindi dei suoi strumenti di recupero, conservazione e tutela, culminando nella festosa illustrazione dei Centenari di 3 Istituzioni scolastiche cittadine; dall’altro, il 30 e il 31 maggio, intende mostrare, con la collaborazione tra l’Associazione per l’Ecomuseo dell’Educazione, il Ministero della Cultura, la SIPSE, l’Amministrazione comunale di Monopoli e la Biblioteca “Rendella”, il Museo diocesano, le Scuole, le Associazioni Università del Tempo Libero, Cooperativa fra pescatori, Coldiretti, la capacità di 2 classi del Liceo classico del Liceo “Galilei Curie”, debitamente formate nell’ambito di un corso di PCTO, di avviare nei laboratori previsti il confronto intergenerazionale e il recupero delle memorie educative della popolazione, invitata a interloquire liberamente con loro.

Il 30 e il 31 maggio sarà quindi possibile a ciascun cittadino partecipare alle attività di laboratorio della 4 A e della 4B, monitorate dai soci dell’Associazione col supporto operativo dell’AISO e dell’Università di Bari, attività che possiamo considerare a tutti gli effetti una sperimentazione di pedagogia sociale che travalica i confini della Città.