Rendella d’Autore | 24 febbraio 2022: Alfredo De Giovanni presenta “Carafa. Il sigillo del Cristo Velato”
Il 24 febbraio alle ore 17.30 nella Sala Prospero della Biblioteca Rendella la presentazione del libro dal titolo Carafa. Il sigillo del Cristo Velato di Alfredo De Giovanni.
Introduce l’Assessore alla Cultura Rosanna Perricci
Dialoga con l’autore Achille Chillà.
IL LIBRO
Napoli, 19 settembre 2000
Il custode della Cappella Sansevero scopre il cadavere di un uomo al posto del Cristo Velato: la scultura marmorea, capolavoro di Giuseppe Sanmartino, è scomparsa. Il corpo mostra una ferita al cuore e reca al collo un cartello con la scritta: Per aspera ad veritatem. Paolo Manfrè e Sandra Bianco, consulenti scientifici del SISDE, vengono chiamati a Napoli per risolvere il caso insieme al Capitano Monti. Il dirigente della Squadra mobile, Rocco Siani, è convinto che il crimine possa ricondursi a una tipologia rituale di tipo massonico.
Andria, 13 ottobre 1588, residenza estiva dei Duchi Carafa
La principessa Maria d’Avalos, tra le donne più belle e affascinati di tutta Napoli, e il Duca d’Andria Fabrizio Carafa, audace e nobile cavaliere, si amano follemente per la prima volta, lontani da Napoli. La tresca amorosa va avanti da mesi alle spalle dei rispettivi coniugi: Carlo Gesualdo, principe di Venosa, eccellente madrigalista e Maria Carafa, donna mite e profondamente religiosa.
Napoli, 16 gennaio 1758
Nelle cavità del centro storico il Principe di Sansevero, Raimondo di Sangro, scienziato, alchimista e massone, è alle prese con l’esperimento più drammatico della sua vita: la palingenesi ovvero la rigenerazione degli organismi viventi. Ad assisterlo, il medico e amico Giuseppe Salerno con cui condivide le ricerche sul mistero fisico della resurrezione.
A un anno dalle vicende di Otto. L’abisso di Castel del Monte, il geologo Paolo Manfrè e l’archeologa Sandra Bianco si ritrovano alla prese con una nuova avventura. L’indagine si dipana in cinque giorni, alternandosi a una delle vicende d’amore più famose di tutte i tempi: quella tra Maria d’Avalos e Fabrizio Carafa, amanti perduti tra Napoli e la Puglia.
L’AUTORE
Alfredo De Giovanni, geologo e project manager, segue il ciclo integrato dell’acqua gestito da Acquedotto Pugliese occupandosi dei grandi interventi infrastrutturali. Come musicista e autore, ha scritto e interpretato diversi spettacoli di teatro-canzone rappresentati in teatri e luoghi di cultura italiani. Il suo primo romanzo, Otto. L’abisso di Castel del Monte alla terza edizione (Gelsorosso), ha vinto il Premio Letterario Fortuna nel 2019 ed è in corso la realizzazione di un manga. Carafa. Il sigillo del Cristo Velato è il secondo libro di una serie che vede come protagonisti il geologo Paolo Manfrè e l’archeologa Sandra Bianco, indagatori del mistero ai confini della scienza.
L’incontro, organizzato in collaborazione con “I Libri di Mordi la Puglia”, si svolgerà in presenza nella Sala Prospero della Biblioteca Rendella nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, accesso con Green Pass rafforzato e mascherina FFP2 obbligatori.
Per informazioni: 080-4140709 | info@larendella.it








L’azione inizia il 29 febbraio del 2020, quel giorno bisestile, quel giorno in più che porterà Stella e suo nipote Francesco in Puglia dalla loro Milano. Zia e nipote, approdano in una non meglio precisata contrada, nei trulli di famiglia, spinti da Sandro (fratello di Stella e padre di Francesco) medico rianimatore del “Sacco” che vede la situazione precipitare e spera che al sud il maledetto virus non arrivi ma… Tutti ricordiamo come andò!
Rosi Brescia nasce a Oliena (NU) nel 1962 da genitori monopolitani. Leonardo, il padre, milite dell’Arma condurrà la famiglia, dopo la Sardegna, in Umbria e poi in Basilicata. Sono stati i contatti con luoghi e persone nuove che hanno plasmato la personalità di Rosi, fin dall’infanzia aperta a pensieri e paesaggi, spaziando in letture e libri fino ad approdare alla scrittura, una volta conclusi gli studi di indirizzo classico, dapprima con timidi tentativi (piccole collaborazioni con settimanali di tiratura nazionale) poi con sempre maggior sicurezza, fino a voler fare della scrittura una vera ragione di vita. Nel 2016 il primo romanzo All’amore non si sfugge. Nel 2018 Un borgo nel cuore ambientato quasi per intero nella sua Monopoli e piazzatosi al terzo posto al concorso letterario nazionale Inchiostro di mare. Infine, il 2021 vede la luce il terzo Ora più che mai, scritto durante la quarantena della primavera 2020.


Non sempre è facile relazionarsi in modo sereno ed efficace all’interno di un nucleo famigliare. Lo sa bene Filomena che, seconda di 4 figlie, fin da piccola lotta per trovare il proprio posto nel mondo. Messa in ombra dal caso, sia per essere nata dopo la primogenita, sia per non essere il maschio che suo padre ha sempre desiderato, lei impara a sentirsi la seconda in ogni aspetto della sua vita, nello studio, nel lavoro e anche nell’amore. I suoi genitori non sono in grado di aiutarla: la madre perché è una donna non realizzata, frutto dei “doveri” di un patriarcato che è ancora dominante anche quando si tinge di modernità, e il padre teso alla realizzazione di sé stesso con sogni da piccolo borghese. Quello della protagonista sarà un percorso difficile, vissuto tra la provincia barese e l’Inghilterra, che però la porterà a costruire da sola pian piano la sua personalità, ridimensionando l’importanza del corpo e dell’apparire rispetto all’essere e alla misura dell’amore, che può essere perfetto solo nella verità. È nella condivisione che Filomena trova la gioia di vivere e sperimenta nell’altruismo un cammino di speranza e di salvezza.
Giulia Basile, è nata e vive a Noci (BA). Innamorata del suo territorio, scrive per dare un salvagente all’anima sia in prosa che in poesia (in lingua e in vernacolo), sin dai banchi del Liceo. Ha conseguito due lauree, una in Lettere e una in Pedagogia, strumento appassionato per il suo insegnamento e per la cultura in genere. Fondatrice dell’Associazione culturale femminile D.A.R.F. e dell’AVIS di Noci, è presente in varie associazioni a livello nazionale e internazionale di volontariato come AIRC, Toponomastica Femminile, Progetto Continenti, Women@Work, Virtute@Canoscenza e altre con cui collabora e promuove eventi. Numerose le sue pubblicazioni in poesia e in prosa, tra cui: “Le radici radicate ind’o core” (StampoLampo, 2012), “Rendimi l’anima” (Futura, 2012), “Il Giardino dei fiori nascosti” (Fusibilia, 2015), “Narrante Errante. In viaggio tra le parole” (Carucci, 2016), “Un anno di favole” (Anicia, 2018), “Naviga la Parola e consuma Amore” (SECOP, 2020).

L’opera raccoglie circa dieci anni di creatività che l’autore andava via via esprimendo sul suo blog personale. I temi trattati sono di genere sentimentale e sociale. È strutturata in tre capitoli, sulla falsariga delle tragedie greche, che testimoniano i percorsi e gli eventi attraversati nella sua vita. Una vera e propria opera poetica creativa che stimola un sentito coinvolgimento emotivo.
Ferrucci Ferretti, monopolitano, classe ’59, si può considerare figlio d’arte perché il papà, Remigio, è stato un poeta e storico della sua città con diverse pubblicazioni. La passione per la poesia lo accompagna fin da bambino e ora realizza il suo sogno: pubblicare una raccolta di poesie.